L’Italia risponde con una formazione inedita e sperimentale, con quattro giocatori alla prima chiamata con la maglia azzurra, due dei quali (Odiete e Bellini) provenienti dal Campionato d’Eccellenza Italiano. Scelte in parte forzate, a causa dei tanti infortuni o dei pochi minuti sulle gambe da parte degli italiani che giocano all’estero, ma in parte dettate dalla volontà e dall’esigenza di cambiare il gioco espresso che si è visto finora. Brunel si aspetta allora un’Italia più arrembante, più offensiva, che faccia divertire ed emozionare, magari anche sbagliando, perché sbagliando si impara. L’ultimo desiderio dell’allenatore prima di lasciare la nazionale, sarebbe quello di assistere a una crescita dei giocatori più giovani e di veder lottare la propria squadra dal primo all’ultimo minuto di ogni singola partita. Una squadra che sappia imporsi sull’avversario, creare situazioni e che diventi, in ultima battuta, protagonista del gioco. In bocca al lupo ragazzi!

15 David Odiete

Una delle novità assolute di questa edizione del Sei Nazioni è David Odiete, classe 1993 e originario di Reggio Emilia. Dopo una stagione quasi anonima alle Zebre in Pro 12, decide di ritornare in Eccellenza, al Mogliano, una scelta fondamentale per la sua carriera che gli permise di assaporare maggiormente l’odore dell’erba piuttosto che quello della panchina, e di scalzare dal ruolo di estremo un veterano del calibro di McLean.

14 Leonardo Sarto

Una vita votata al rugby quella di Leonardo Sarto, il quale ha indossato i primi scarpini all’età di 6 anni con il Petrarca. Aggregato nel 2011 all’Accademia federale Tirrenia, è stato poi ingaggiato dalle Zebre l’anno seguente. A dispetto della giovane età, Sarto veste la maglia azzurra da molti anni, cominciando la sua esperienza con la nazionale già in under 20.

13 Michele Campagnaro

Una certezza, senza rivali italiani come n° 13 al momento, Campagnaro è certamente uno dei giovani rugbisti italiani migliori e con i maggiori margini di crescita. Lo sa bene l’allenatore degli Exeter Chiefs, Rob Baxter, che ha spinto parecchio per sottrarre il ragazzo al Benetton Treviso, vedendo in lui – testuali parole – “l’x factor”.

12 Gonzalo Garcia

Gonzalo Garcia è l’eroe dei due mondi 2.0. Nato in Argentina, ma con la doppia cittadinanza, Gonzalo è cresciuto nel Maristas de Mendoza, con il quale si è laureato nel 2006 campione provinciale. Nel 2007 viene ingaggiato da Calvisano e decise di optare per la nazionale italiana. Essendo uno dei senatori della nazionale azzurra lo vedremo spesso dispensare consigli ai più giovani compagni di reparto sulla trequarti.

11 Mattia Bellini

Il secondo debuttante assoluto proveniente dal Campionato d’Eccellenza Italiano è Mattia Bellini. In forza al Petrarca Rugby, Mattia festeggerà lunedì prossimo il suo 22esimo compleanno, ma il regalo l’ha già avuto in anticipo: la maglia n°11 azzurra in campo contro i Bleus. Con la maglia arriva però anche il primo esame di maturità (e che esame!), ma se Mattia lo dovesse passare, la promozione diventerebbe il regalo più grande per lui.

10 Carlo Canna

Completa la trequarti (la cui età media è poco al di sotto di 24 anni!) Carlo Canna all’apertura, alla prima da titolare contro la Francia, dopo aver collezionato 7 caps con la nazionale italiana, giocando però spezzoni di partita. Figlio d’arte, il padre Gerardo aveva infatti rappresentato l’Italia a livello giovanile, Canna giunge all’esordio il 22 agosto del 2015, diventando il primo giocatore delle Fiamme Oro a rivestire la maglia azzurra dopo 29 anni.

9 Edoardo Gori

Brunel conferma la sua totale fiducia in Edoardo Gori in qualità di mediano di mischia titolare della nazionale. Del resto i numeri parlano da soli: nemmeno 26enne e già 47 presenze con gli Azzurri e il C.T. non poteva che scegliere un giocatore esperto a cui affidare le chiavi del gioco. Il compito in campo di Gori infatti non sarà affatto facile e consisterà nel gestire il ritmo della gara, accelerare quando è il momento di colpire e abbassare i battiti cardiaci quando la squadra è in affanno.

8 Sergio Parisse (capitano)

Sergio Parisse non ha bisogno di presentazioni, lo conosciamo tutti, e non solo noi Italiani. Eletto miglior giocatore del Top 14 2015, dopo aver guidato da capitano lo Stade Français a un inaspettato trionfo in campionato e recentemente alla qualificazione ai quarti della Champions Cup, adesso si carica sulle spalle il gruppo della nazionale dichiarando di essere pronto a lottare fino in fondo, parole che dette da lui non lasciano presagire nulla di buono agli avversari.

7 Alessandro Zanni

Nessun dubbio nel vedere come openside flanker Zanni, simbolo di forza, di correttezza e non solo. Terza linea di quantità e qualità, abile in touche, dirompente in percussione, solido nel placcaggio e come se non bastasse, dalle mani sopraffine per duettare dalla base del pack con l’altro gigante azzurro dalle mani d’oro, Sergio Parisse.

6 Francesco Minto

Reparto di terza di linea di altissima qualità quello italiano che si completa con Francesco Minto. Il giocatore rivelazione del Sei Nazioni 2013 era destinato ad appendere gli scarpini al chiodo, fermato da un ernia cervicale e da problemi assicurativi, ma il Miranese non si è demoralizzato, si è aggrappato al rugby con le unghie e con i denti e ha vinto la sua battaglia, prima con gli scettici, poi con gli avversari. Il Benetton Treviso l’ha rilanciato e Brunel l’ha richiamato in azzurro.

5 Marco Fuser

Fuser ha iniziato a giocare a rugby all’età di 14 anni con la squadra del Villorba, suo paese di nascita in provincia di Treviso, in seguito approdò alle giovanili del Mogliano, fino ad essere ingaggiato nell’under 20 del Benetton Treviso. Fresco dell’esperienza internazionale con l’under 20 dell’Italia, nel 2011 la seconda linea veneta debuttò nel campionato d’Eccellenza giocando con il Mogliano e viene inserito dal C.T. della nazionale italiana Jacques Brunel nella lista dei convocati per il tour delle Americhe. Tre anni più tardi venne convocato per disputare la coppa del mondo di rugby del 2015, giocando contro il Canada dopo essere subentrato dalla panchina.

4 George Fabio Biagi

Nato nel 1985 a Irvine, in Scozia, da genitori italiani, Biagi è tornato ben presto in Italia, ma la conoscenza con il rugby è avvenuta però a Edimburgo, durante gli anni del college. Il secondo ritorno di George in Italia è per affrontare gli studi universitari alla Bocconi. Il rugby non viene abbandonato, ma non è certo prioritario. A lungo rugbista per diletto e adesso rivelazione azzurra, George Fabio Biagi ha dovuto rinunciare a sostenere l’ultimo esame che lo separa dalla laurea per questa avventura chiamata Sei Nazioni. Il nostro augurio è che riesca a laurearsi anche campione europeo.

3 Lorenzo Cittadini

Ci sarà il “Citta” al fianco delle nuove leve Gega e Lovotti in prima linea, pronto a dar battaglia ai piloni avversari. Il suo peso e la sua carriera internazionale si faranno sentire, così come la sua esperienza con la nazionale. Cittadini infatti vanta ben 44 caps all’attivo, il che lo rende, dopo il recordman Castrogiovanni (irraggiungibile con le sue 115 apparizioni), il pilone destro più presente nel gruppo di Italrugby.

2 Ornel Gega

Titolare anche il tallonatore del Benetton Treviso, Ornel Gega, preferito a Giazzon, in assenza dell’infortunato Leonardo Ghiraldini. Per Gega, albanese di nascita, ma arrivato in Italia all’età di 9 anni, è stato un perso netto: dall’Italia Emergenti ai primi raduni e adesso alla prima convocazione con la nazionale maggiore, partendo dal primo minuto.

1 Andrea Lovotti

Andrea Lovotti è un altro dei volti nuovi in mischia chiusa. Il 26enne piacentino in forza alle Zebre, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanile azzurre, aveva anche preso parte ai raduni pre-Mondiale e adesso la convocazione e subito titolare per il suo primo cap.

a disposizione ci saranno poi:
16 Davide Giazzon – Benetton Treviso
17 Matteo Zanusso – Benetton Treviso
18 Martin Castrogiovanni – Racing 92
19 Valerio Bernabò – Zebre Rugby
20 Adries Van Schalkwyk – Zebre Rugby
21 Guglielmo Palazzani – Zebre Rugby
22- Kelly Haimona – Zebre Rugby
23 Luke McLean – Benetton Treviso

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