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C’è poco da fare: quando un atleta ti entra nel cuore, puoi stare certo che non uscirà mai più da lì. Questo è quello che è successo a tutti noi con il Pirata, una delle leggende, dei miti del ciclismo.
Vogliamo ricordare le imprese più belle che lo hanno reso un campione.

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#Marmirolo, 1994
La sua esplosione come ciclista professionista avvenne al Giro d’Italia di del 1994, con le vittorie di tappa a Merano, all’Aprica e con il secondo posto nella classifica generale finale, alle spalle di Evgenij Berzin. Nella frazione dell’Aprica scattò sul Mortirolo, lasciando dietro il russo Evgenij Berzin e lo spagnolo Miguel Indurain: dopo aver preso fiato ed essersi fatto riprendere da Indurain, sul valico di Santa Cristina riattaccò andando a vincere la tappa. Fu un’emozione indescrivibile vederlo giungere al traguardo!

#Alpe d’Huez, 1997

Mentre era in pieno allenamento per Giro d’Italia 1995, un incidente con un’automobile lo costrinse a puntare sul Tour de France. In questa si ritrovò presto, anche a causa delle condizioni del ginocchio, ad avere un grosso ritardo dalla vetta della corsa. Il 12 luglio, sull’Alpe d’Huez, andò comunque all’attacco a 13 km dal traguardo, staccò i principali avversari, raggiunse e superò il gruppetto di testa riuscendo a ottenere la vittoria di tappa. Fece l’ascesa in 37 minuti e 35 secondi, stabilendo un record storico.

#Les Deux Alpes 1998

L’anno successivo, dopo aver rivinto il Giro d’Italia, il Pirata trionfò anche al Tour de France, dove un italiano non saliva sul gradino più alto del podio dal lontano 1965 (Gimondi). Decisiva fu la quindicesima frazione, dove sul colle del Galibier a quasi 50 chilometri dal traguardo Pantani attaccò con successo, arrivando all’arrivo della frazione, a Les Deux Alpes, in solitaria con ben quasi nove minuti di vantaggio sul rivale, anche quella volta Ullrich.
Per 16 anni il ciclista romagnolo fu l’ultimo italiano ad aver conquistato la corsa a tappe francese, fino al 2014, quando il siciliano Nibali interruppe il digiuno azzurro.

#Salita di Oropa, 1999

Siamo stavolta nel Giro d’Italia e , dopo aver vinto sul Gran Sasso, Pantani si ripetè otto giorni dopo, sulla salita di Oropa, nonostante un salto di catena a pochi km dal traguardo. Il Pirata fu molto bravo a reagire prontamente, superando gli avversari e arrivando in solitaria sul traguardo.

#Courchevel, 2000

L’anno successivo Pantani focalizzò la sua preparazione sul Tour. Dopo la vittoria in volata sul Mont Ventoux con Armstrong (che sostenne di averlo lasciato vincere), il 17 luglio nella tappa di Courchevel Pantani fece vedere di cosa era ancora capace: Pantani scattò e sferrò l’attacco decisivo, distaccando gli avversari a 5 km dal traguardo. A completamento dell’opera, staccò José María Jiménez, andando a vincere da solo, rifilando all’americano ben 51 secondi.

Marco Pantani

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