È giunto il momento di dire basta all’attività agonistica per uno dei maestri del calcio del ventunesimo secolo: si tratta di Andrea Pirlo, formidabile centrocampista che ha militato, tra le altre, in Milan e Juventus, oltre ad essere stato per oltre un decennio una colonna portante della nazionale italiana.

Con Andrea Pirlo il ruolo di regista ha riscoperto una inattesa vitalità. La sua capacità di visiona del gioco, di costruire le azioni per il reparto offensivo, di neutralizzare quelle per quello difensivo è stata decisiva per i numerosi successi delle sue squadre di appartenenza. I suoi magistrali calci piazzati hanno fatto storia.

Bresciano classe 1979, cresce nelle file del Brescia, dove ricopre il ruolo di mezzapunta. Veste la maglia delle Rondinelle per sei anni, dopo i quali, dopo brevi parentesi tra Reggina e Inter, che non capiscono appieno il suo valore, viene acquistato nel 2001 dal Milan che sta per incominciare un nuovo ciclo sotto la cura di Carlo Ancelotti. È proprio Carletto a far consacrare definitivamente Pirlo reinventandolo nel ruolo che l’ha reso celebre, quello di regista: diventa in poco tempo un punto di riferimento per l’intera squadra e, dietro all’atteggiamento apparentemente sonnacchioso in campo, si nasconde un talento di classe sopraffina.

Con il Diavolo conquista molteplici trofei: vince, tra l’altro, due Champions League, due scudetti, una Coppa Italia e un Mondiale per club. Ed in questo periodo è tra gli eroi di Berlino, facendo parte della rosa della nazionale di Marcello Lippi che in Germania va alla conquista del suo quarto Campionato Mondiale.

Nel 2011, dopo dieci anni a Milano, sente l’esigenza di cambiare aria e si trasferisce alla Juventus: sono tre anni vissuti ancora ad alti livelli, conclusi con la conquista di altrettanti campionati agli ordini del suo ultimo ex allenatore ai tempi del Milan, Max Allegri. Nel 2015 saluta l’Italia e va negli Stati Uniti per giocare nei New York Cosmos, l’ultima squadra della sua carriera.

Poco rendono le parole l’idea di quanto valgano le sue magiche giocate, perciò ci affidiamo al video seguente per celebrare la classe di Andrea Pirlo.

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