Troppe parole sono state spese su Marco Pantani, parole spesso a vuoto e irrispettose nei confronti del Pantani uomo. Troppi talk-show su quel giorno a Madonna di Campiglio, troppi anche su quel dannato 14 Febbraio che ci portò via uno dei migliori atleti di questa nazione, uno dei migliori eroi, uno dei migliori uomini. Nel giorno in cui il Pirata avrebbe compiuto 45 anni, noi lo ricordiamo raccontandovi una delle pagine più belle della storia del ciclismo, scritta da Marco: la 15° tappa del Tour de France 1998, 189 km da Grenoble a Les Deux Alpes passando per il Galibier.

Era il 27 Luglio, faceva freddo, pioveva e Pantani aveva alla partenza 3′ minuti di ritardo dalla maglia gialla Jan Ullrich. Sapeva benissimo che serviva l’impresa quel giorno, il Tour stava per concludersi e la penultima tappa prevedeva 52 km di crono, più adatta al tedesco.
A 4 km dalla cima del Galibier (ne mancavano circa 50 all’arrivo) Pantani scatta, la folla esulta di gioia e lui non la tradisce: con un’azione straordinaria arriva in cima guadagnando circa 3 minuti sulla maglia gialla. Sono pari. Il pirata si gira solo una volta in tutta la salita per controllare il francese Deblanc, ultimo a resistere alla furia del Pirata, poi resta da solo e si lancia in discesa verso l’ultimo tratto della tappa incurante della pioggia. La folla è incontenibile e Marco non la delude. Di nuovo. Nell’ultima salita a Les Duex Alps attacca ancora. Insaziabile. A fine giornata il distacco dal tedesco sarà di 8’57”. Mancano ancora altre tappe alla fine della Grand Boucle ma quell’impresa storica fece capire a tutti chi avrebbe vinto quel Tour.
Ciao Marco, ci manchi.

Ecco il video di quella giornata:

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