Il terremoto doping che ha scosso l’atletica italiana negli ultimi giorni, ha colpito tutti senza distinzione. Allenatori, atleti, dirigenti e medici. Tra i nomi annoverati nell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Bolzano, c’è anche quello del Campione Olimpico di Maratona di Atene 2004, Stefano Baldini che in un’intervista pubblicata oggi su “La Repubblica” ha fornito spiegazioni e chiarimenti sulla sua posizione.

Sono stato accusato come persona informata dei fatti accaduti ad altri. Voglio ribadire la mia estraneità alla vicenda“.
Gli inquirenti hanno riportato la trascrizione di un messaggio informatico con il medico Fiorella, risalente al 18 luglio 2008. Mancava più di un mese alla 42km dei Giochi di Pechino e quel giorno tutto il mondo sportivo fu colpito dalla positività del ciclista Riccò al Tour de France.

Sono uno di quelli che non ragiona solo in termini prestativi di sostanze dopanti, ma anche di effetti collaterali dannosi. In Italia ci sono anche atleti intelligenti e curiosi, è un peccato?“, ha proseguito Baldini che oggi è Direttore Tecnico del settore giovanile della Fidal.
I ragazzi vanno educati da subito al fatto che lo sport comporta regole e responsabilità, soprattutto ad alto livello. Le regole ci sono, bisogna lavorare sulla consapevolezza e farle rispettare“.

L’atletica azzurra deve ripartire da queste parole. Parole di un campione che ora ha in mano il futuro.
Non traditeci ragazzi. Almeno voi, dimostrate di poter arrivare lontano con le vostre forze, come il vostro mentore, Baldini, Olimpionico nello sport e nella vita.

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