Nonostante le critiche degli ultimi giorni da parte di alcuni esponenti della Uefa, che gli chiedevano di farsi da parte, Joseph Blatter ha annunciato che si ricandiderà nuovamente come presidente della Fifa, e lo ha fatto aprendo ad un’idea che potrebbe rivoluzionare il mondo del calcio: la moviola in campo. Una storia lunghissima quella della moviola, fatta di corsi e ricorsi, di tante dichiarazioni favorevoli ma mai di proposte concrete.

L’argomento della moviola esce fuori ogni qualvolta che un arbitro commette un errore decisivo in una partita. Come dimenticare il goal annullato a Muntari in occasione di Milan-Juventus della stagione 2011/2012, che di fatto consegnò lo scudetto ai bianconeri. Quell’episodio fu forse il più significativo di una serie di eventi che aprirono la porta all’adozione della figura dell’arbitro di porta. Sei arbitri in campo non sono però bastati a placare le polemiche, e gli episodi di goal fantasma, rigori dubbi, e altre decisioni controverse non sono di certo diminuite.

Ecco allora che in occasione dei Mondiali Brasile 2014, nuove tecnologie faranno la loro comparsa sui terreni di gioco. La Goal line technology (Glt), sarà il primo esperimento di “moviola” in campo. Non esisteranno più goal fantasma. La Glt infatti, usufruirà dell’apporto di 7 telecamere installate su ogni porta, in grado di catturare fino a 500 immagini al secondo, collegate ad un software capace di calcolare in tempo reale il tragitto del pallone, e di comunicare agli speciali cronometri degli arbitri, se il pallone ha superato o meno la linea di porta. Una svolta epocale che vedrà la sua attuazione fin dalla partita inaugurale di questa sera tra Brasile e Croazia.

La proposta di Blatter per il futuro è invece quella di poter concedere agli allenatori la possibilità di contestare alcune decisioni dell’arbitro, chiedendo la visionatura di alcune immagini. Una proposta intrigante, di difficile attuazione, non vista di buon occhio dall’Ifab e che dovrà passare attraverso diverse commissioni prima di essere approvata.

Il calcio è sempre stato uno sport veloce, dinamico, con poche interruzioni di gioco e dove non c’è la possibilità, come nel basket, di fermare il cronometro. è forse stato questo il problema più grande per l’attuazione del video-arbitraggio al mondo del pallone, e sempre da questo motivo sono partite le critiche avanzate alla moviola in campo. Le nuove tecnologie potranno aiutare sempre di più i direttori di gara, figure che troppo spesso ingiustamente (sono pur sempre persone umane), vengono messe in discussione. Qualcosa si sta muovendo, qualcosa sta cambiando, e forse molto presto la famosa sigla del 30esimo processo di Biscardi “Dammi la moviola” potrebbe diventare un nuovo tormentone.

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