Ali critica fortemente le proposte politiche di Donald Trump, il quale è attualmente in piena campagna elettorale e ha proposto di chiudere le frontiere ai musulmani.
Chi meglio del campione della boxe può criticare il tycoon statunitense, uno dei candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti?

Muhammad Ali, nato Cassius Clay e convertitosi nel 1964 alla religione islamica, ha dichiarato alla NBC che “i veri musulmani sanno che la violenza dei cosiddetti jihadisti islamici è molto lontana dai reali principi della nostra religione“.
Il forte attacco di mercoledì di Ali contro Trump è motivato dall’esperienza personale dello stesso Ali e dalla critica da parte dell’opinione pubblica mondiale nei confronti della retorica di Trump.
Nelle sue frasi il campione dei pesi massimi non cita mai direttamente il candidato repubblicano ma parla solamente di “coloro che vogliono proibire l’ingresso dei musulmani negli Stati Uniti“.
Certamente non sarà la semplice critica di un personaggio illustre come Muhammad Ali a fermare la retorica nazionalista e repubblicana di Donald Trump, ma il gesto di un grande uomo sportivo può essere un forte segnale verso la società civile internazionale contro l’eventuale emergere di una politica islamofoba nella condotta degli Stati Uniti d’America nei prossimi anni.

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