Dica trentatrè, Serie B. 33 come le giornate trascorse-eccezion fatta per un solo weekend-dal Carpi in piena zona-playoff, in una corsa che non conosce ostacoli per la “provinciale” emiliana: per informazioni chiedere al Bologna, ultima illustre vittima, asfaltata ieri sera al “Cabassi”. Pasciuti, Di Gaudio e Lollo: tris servito, da nomi magari sconosciuti al grande pubblico, ma ormai noti al popolo della serie B, che da agosto in poi non smette di ammirare la banda terribile di Castori, composta per nove/undicesimi da giovani italiani pescati in Lega Pro o nelle serie dilettantistiche e costata un’unghia di tante pregiate (sulla carta) rose cadette. In panchina un sergente di ferro come Castori, nei panni di ds uno scopritore di talenti come Giuntoli, in campo meccanismi oliati e tanta fame: l’esito? Numeri spaventosi. 68 punti in 34 giornate, due per turno, 19 vittorie, 11 pareggi e appena 4 sconfitte. Capolista a +12 sulla seconda, numeri da A a otto turni dal termine.

Il patron del Carpi Calcio è Stefano Bonacini, fondatore del marchio della moda Gaudì, e non a caso gli sponsor del club sono proprio alcuni importanti marchi provenienti dal settore moda. Bonacina ha dato vita ad un marchio internazionalizzato, che produce anche in Cina, in Bangladesh e in Pakistan. La parentesi calcistica, come ama definirla Bonacini, ha portato grandi risultati.La punta dell’iceberg biancorosso è Jerry Mbakogu da Lagos, classe 1992 e passato da una lunga trafila italiana tra Padova e Juve Stabia: dopo un’annata da comprimario a Carpi, quest’anno l’esplosivo attaccante ne ha infilate 13 in 25 partite. Poi l’infortunio: “ora il Carpi si ferma”, hanno pensato in tanti. Invece Poli e compagni hanno rallentato, sono passati per quattro pareggi a reti bianche di fila, hanno pensato prima a non prenderle e poi si sono affidati a Kevin Lasagna, l’ultimo gioiellino passato in tre stagioni dal calcare i polverosi campi della Promozione lombarda al segnare gol pesantissimi in una big del campionato cadetto. Alto un metro e 86 cm, KL15 (così lo chiamano a Carpi) sabato scorso ha realizzato la sua prima doppietta in Serie B regalando il successo alla squadra di Castori nella complicata trasferta contro il Vicenza di Pasquale Marino, e ieri ha aperto spazi importanti contro i “nobili” cugini bolognesi. Lasagna è arrivato a Carpi voluto fortemente da Cristiano Giuntoli che la scorsa estate lo ha blindato con un contratto di tre anni: forse a luglio sarà in serie A, e con lui tanti volti che fino a sei anni fa giocavano in serie D.

Il Carpi fa sorridere, ma fa anche “paura”: nel progetto di Claudio Lotito (ricordate le intercettazioni pubblicate da “La Repubblica” un mese e mezzo fa?), la A deve ottenere più soldi: e le promozioni di club piccoli sarebbero una rovina proprio sul fronte dei diritti tv. La promozione in Serie A del Carpi Calcio si lega automaticamente alla ricerca di un nuovo stadio che possa soddisfare i requisiti del massimo campionato italiano, per sostituire il piccolo “Cabassi”, che con i suoi 4164 posti a sedere contiene un decimo dei paganti dello “Juventus Stadium”. E proprio da un architetto che ha fatto da consulente al club bianconero, Gino Zavanella, potrebbe arrivare la soluzione: uno stadio “modulare”, da smontare e montare in base alla categoria di militanza. A Carpi ci pensano: ma ci pensate al Carpi in A? A tanti strappa un sorriso per una favola che si realizza, a qualcuno, forse, meno…
(Twitter: @GuerraLuca88)

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