Vi ricordate tutti di Vitali Kutuzov? Si proprio lui, il calciatore bielorusso portato in Italia appena 21enne dal Milan, che lo acquisto dal Bate Borisov, e che poi ha fatto il giro di mezza penisola. Con i rossoneri infatti, non ebbe l’opportunità di mettersi in mostra, tant’è che giocò solo due partite a causa della concorrenza in attacco. Doti che mostrò invece in Campania, alla corte dell’Avellino allenato da Zeman, dove segnò ben 15 reti in 42 partite. Poi fu la volta della Sampdoria, del Parma, del Pisa e infine del Bari, dove chiuse praticamente la sua carriera calcistica nel 2012, visto che il 16 giugno 2013, il calciatore bielorusso venne deferito per illecito sportivo dalla Procura Federale FIGC, nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse che lo vide coinvolto in alcune partite truccate. Da quel giorno nessuno ha più sentito parlare di lui, e in fondo non è che nella sua carriera calcistica abbia proprio lasciato il segno e un bel ricordo. Vitali Kutuzov era uno dei tanti passati per la Serie A, e per la Serie B.

Ma lui di smettere con lo sport non ne ha voluto proprio sapere. Il calcio lo ha dimenticato, quasi cancellato e quindi si è rimesso in gioco. E’ ripartito un’altra volta da Milano, dai Diavoli Rossoneri, e adesso gioca niente di meno che ad Hockey sul ghiaccio, uno degli sport più praticati in Bielorussia. E indovinate che ruolo fa? Non fa l’attaccante bensì il portiere. Quasi un paradosso, qualcosa di impensabile. Dal calcio all’Hockey, da attaccante a portiere, la vita di Vitali Kutuzov è ricominciata da capo, come a voler dimenticare quel passato macchiato da un errore troppo grande, come a voler rivivere la propria vita al contrario, con la voglia di scoprire un altro mondo, completamente diverso, guardandolo semplicemente da un’altra prospettiva.

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