Il mondo del calcio ha iniziato a parlare di lui solo da poco, eppure quella di Carlos Bacca, talento 28enne del Siviglia, è una di quelle favole che vale la pena raccontare. Ieri con il Siviglia, ha conquistato la sua seconda Europa League consecutiva, con una doppietta che ha spento le speranze del Dnipro, ed ora è pronto per fare il grande salto, in quella Champions League che nel 2012 aveva soltanto assaporato, salvo poi doverla nuovamente guardare in tv, dopo l’eliminazione del suo Club Bruges dai preliminari. Un sogno che si avvera, soprattutto se facciamo un passo indietro nel tempo. Soltanto 7 anni fa infatti, Carlos Bacca era uno sconosciuto, vendeva il pesce con il padre al porto di Barranquilla, in Colombia, e per portare qualche soldo in più a casa, faceva anche il controllore sugli autobus del posto. La sera invece, coltivava la sua vera passione, il calcio, nella squadra della sua città natale. Fino al gennaio 2012, quando a casa Bacca, arrivò una chiamata dal Belgio. Era il Club Bruges. Un anno e mezzo intenso, 54 partite e 31 goal, una Champions League sfiorata e i primi goal in Europa League.

Poi la Spagna, la Liga, il Siviglia, Unay Emery lo vuole a tutti i costi, e per 7 milioni di euro, Carlos Bacca si trasferisce nella penisola iberica. Il resto è storia nota. Centravanti, trequartista, falso nueve, il colombiano sa fare tutto. Un giocatore completo, tanta fisicità e testa, abbinati ad una classe sopraffina. Bravissimo con entrambi i piedi, capace di fare reparto anche da solo. Quando segna si inginocchia ed alza le mani al cielo, a ringraziare Dio, che gli ha dato la possibilità di arrivare fin qui. Ad oggi il suo cartellino è lievitato sensibilmente, ed alcuni club hanno messo già gli occhi su di lui. Difficile però che lasci il Siviglia, proprio ora che in Champions ci è entrato dalla porta principale ed è pronto a giocarla da protagonista, a meno che non arrivi la chiamata di una grande squadra. Qualche giorno fa in Spagna si parlava di Roma e Manchester United. L’Italia, l’Inghilterra, la Serie A, la Premier League, e chissà che Carlos Bacca non decida di fare le valigie. Una cosa è sicura: il prossimo anno la Champions non la guarderà in tv…

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