Massimo ODDO - Assegnazione PREMI Panchina d’oro e Panchina d’argento stagione 2011/2012 - 18.02.2013 - Firenze Centro Tecnico COVERCIANO - Foto di Federico De Luca - tutti i diritti riservati - vietata la riproduzione - menzione del nome dell'autore obbligatoria ai sensi legge 633/41

1994-1996: l’allenatore del Pescara si chiama Francesco Oddo. 16 maggio 2015: dopo il ko degli adriatici a Varese, con l’ultima e decisiva sfida di campionato all’orizzonte, il club abruzzese opta per l’esonero di Marco Baroni e in panchina sceglie… Massimo Oddo. Omonimia? Caso? No, prima volta: esatto, perché mai in Italia padre e figlio avevano allenato la stessa squadra nel calcio professionistico. Se a questo aggiungete che gli Oddo sono di Pescara, beh, l’eccezionalità sale di tono.

Campione mondiale, ex capitano della Lazio, campione d’Europa e scudettato con il Milan, Massimo Oddo ha allenato in stagione la formazione Primavera del Pescara, ma era già stato affiancato in più fasi della stagione alla panchina dei “senior”. Dopo il ko in Lombardia, contro i varesotti già retrocessi, la telefonata che (non) ti aspetti: dall’altro lato della cornetta patron Sebastiani, che alle 18 chiama Oddo, e il 39enne risponde “presente”. “Allenare la squadra della mia città è un sogno che si avvera-le sue prime parole-Un onore ed una grande responsabilità. Ringrazio la società per questa grande opportunità. Farò il massimo per ripagare la fiducia di tutti”. Con Oddo ci sarà uno staff tecnico rinnovato: Davide Ruscitti fungerà da vice allenatore, Luciano Zauri e Dario Di Giannatale saranno i collaboratori tecnici, Massimo Marini come preparatore dei portieri ed Ermanno Ciotti come preparatore atletico.

All’orizzonte c’è la decisiva sfida interna contro il Livorno: i labronici hanno un punto in più dei biancocelesti, vittime di un calo negli ultimi tre incontri, dove è arrivato un solo punto. Per agganciare i playoff serve solo vincere: una sorta di finale, e per chi ha giocato l’ultimo atto di una Champions League e ha vinto un Mondiale, le motivazioni sono elevate. Si ispirerà a suo padre, convinto assertore del pressing e delle ripartenze? Oddo Sr. Ammette il “bellissimo rapporto con Massimo” ma respinge la sua longa manus. “Non sono mai entrato nel suo lavoro, deve andare avanti con le proprie convinzioni e far valere la propria testa”. A partire da venerdì, per essere Massimo Oddo, e basta.

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