Quante volte gli hanno detto che era ormai vecchio, quante volte lo hanno dato per finito, quante volte ha smentito tutti. Miroslav Klose, 36 anni e non sentirli, archiviata la favola del Mondiale che ha visto la sua Germania trionfare, si è fatto trovare pronto ancora una volta. Professionista esemplare, cecchino sul campo, signore fuori dal rettangolo di gioco, sempre umile nonostante i mille successi ottenuti. In questa stagione ha giocato poco, oscurato dall’exploit dell’attaccante serbo Filip Djordjevic, ma ha comunque messo a segno già 3 reti. Non è mai troppo tardi per scrivere nuove pagine di storia, e Miro lo sa bene. Ha ancora tanto da dare al calcio, e il goal partita col Torino, insieme alla doppietta di ieri con il Cagliari ne sono la testimonianza lampante.

Klose in panchina, uno spreco…o forse no, perchè il tedesco ha beneficiato del compagno di reparto Djordjevic per rifiatare e dare ancora di più a questa squadra quando chiamato in causa. Qualche chiacchierone lo aveva messo già sul mercato, destinazione Germania, a smentire le voci però, ci ha pensato lo stesso Panzer tedesco che ha dichiarato: “Sento questa squadra mia, le chiacchiere che mi vogliono in partenza non mi interessano, io lavoro per la squadra, che per me è la cosa più importante”. Una breve frase che sa d’intesa, parole che scacciano via le voci che lo volevano ormai relegato ad un ruolo di antagonista. Ma in fondo lo si sa, Klose è un uomo di poche parole, per lui hanno sempre parlato i fatti ed i goal.

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