Classe 1993, nazionalità francese, un futuro luminoso davanti. I punti di contatto tra Paul Pogba e Geoffrey Kondogbia sono essenzialmente questi. E poi c’è il ruolo, o meglio la posizione in campo: la stessa. Interno di sinistra di metà campo. Ma Geoffrey Kondogbia non è Paul Pogba, e viceversa. E l’Inter ha comprato un ottimo centrocampista centrale, un potenziale fenomeno (vista anche la cifra versata al Monaco), ma non un sosia del calciatore della Juventus. Abbiamo preso in analisi alcuni dati per un confronto tra i due calciatori. Un confronto che parte dal presupposto che se la posizione in campo è la medesima, è diverso il modo di intenderla e di giocare.

Paul Pogba è un centrocampista votato all’attacco. Un mediano che vede la porta e che cerca spesso la propensione nella metà campo avversaria con grande naturalezza. Un centrocampista capace di segnare 20 gol in 89 partite con la maglia della Juventus. Il centrocampista neo acquisto dell’Inter vede la porta molto meno, ma al contrario di quanto è stato scritto negli ultimi giorni da più parti, non è questione di “valore” o di “maturità”. Pogba ha avuto fino ad ora la possibilità di giocare in un club sicuramente più importante del Monaco. Di vincere tanto e di essere protagonista. Kondogbia ancora no. Ma prima o poi arriverà anche il suo momento. Il fulcro del nostro confronto riguarda le caratteristiche tecniche e tattiche dei due. E partiamo da una tabella riassuntiva, con dati elaborati da whoscored.com relativamente all’ultima stagione (comprese le coppe europee e le amichevoli internazionali giocate con le rispettive nazionali).

Confronto Pogba - Kondogbia

La media gol e assist è chiaramente tutta a favore dello juventino. Basti pensare che Kondogbia nell’ultima stagione ha realizzato una sola rete e sfornato due assist. Pogba ha realizzato 10 gol con la Juventus, e la media in campionato è di una rete ogni tre incontri disputati. Un centrocampista che, come detto, la porta la vede. Quasi come un attaccante, o una seconda punta. Tutti i dati messi a confronto evidenziano un atteggiamento tattico completamente diverso tra i due: Pogba calcia di più verso la porta avversaria, prova più volte i dribbling e segna di più. Guarda di più alla metà campo avversaria come terra di conquista, e spesso ci riesce. Ed è forse la grande arma in più del calciatore francese della Juventus: un mediano dall’impressionante forza fisica capace di segnare e fare numeri da trequartista. Il calciatore completo. Kondogbia è meno completo, forse, ma in media partecipa di più all’azione. Viene coinvolto molto di più nella manovra, anche dalle retrovie. Si spinge meno spesso all’attacco, prova meno volte i dribbling e calcia piuttosto poco verso la porta avversaria (con una percentuale realizzativa comunque molto molto bassa). Ma ha anche qualità. I suoi riquadri verdi in tabella mostrano come tocchi più palloni nel corso di una partita e soprattutto abbia una precisione di passaggio leggermente più alta in percentuale. Le palle perse a partita sono 5 in media (due di meno di Pogba), e considerando un numero maggiore di palle giocate è un dato che è abbastanza rilevante. Sono di meno anche i falli e per un calciatore (guardare foto riportate in seguito) che gioca in una zona di campo piuttosto arretrata non è una statistica secondaria. Anche la media-ammonizione per minuto è più bassa.

Per analizzare invece la posizione e le zone di campo ricoperte dai due abbiamo preso in esame due Heatmap, la mappa nella quale si colorano progressivamente con tonalità sempre più accese le parti di campo nelle quali un calciatore effettua tocchi di palla. Abbiamo scelto due partite complicate per entrambi.
Questa è quella di Pogba nella finale di Champions League contro il Barcellona:

Questa invece è quella di Kondogbia nel match di ritorno dei quarti di Uefa Champions League contro la Juventus.

Pogba copre una parte maggiore di campo, e soprattutto nel suo caso troviamo colorate anche alcune zone sulla trequarti. Kondogbia, che nella partita in questione tocca addirittura oltre 70 palloni, tiene meglio la posizione di interno sinistro. Appare anche un po’ più disciplinato. Al netto del fatto che Juventus e Monaco giochino in maniera diversa e che in grafica proponiamo una sola partita, indice però di uno studio a campione su più partite giocate da entrambi (dieci a testa analizzate prima di scegliere quella da portare in grafica come esempio).

CONCLUSIONI – Kondogbia non è un nuovo Pogba che arriva a giocare in Italia. Non ha la stessa progressione del calciatore della Juventus, vede poco la porta e non ha la stessa esplosività nelle azioni offensive. Si tratta di un calciatore che occupa la stessa posizione in uno schieramento tattico ma in maniera completamente diversa. Kondogbia è più “mediano”, di quelli che devono “andare e fare posto”, come cantava Ligabue. Un calciatore che unisce le doti nel recupero palla all’impostazione del gioco, senza strafare. Un confronto, questo, basato su numeri, statistiche, grafiche, per capire che un confronto tra due calciatori diversi è difficile se non impossibile. Kondogbia non è come Pogba, almeno dal punto di vista tattico. Qualcuno se ne faccia una ragione.

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