È iniziata due giorni fa la 50° edizione della Vuelta al Tachira, la corsa a tappe venezuelana che negli ultimi anni sta acquisendo una certa importanza nel mondo ciclistico, complice anche l’assenza di altre corse in questo periodo. Apre comunque la stagione per gli amanti delle bici, stagione che ci porterà fino ai Campi Elisi passando per Vuelta spagnola e Giro d’Italia e che ci riserverà non poche emozioni. Il duello tra Nibali e Contador è all’orizzonte.

La corsa programmata dal 9 al 18 gennaio che prevede 10 tappe, è stata sempre vinta da corridori venezuelani tranne nel 2007, quando vinse il colombiano Hernan Buenahora. Rispetto alla passata edizione, eliminata la crono individuale che, insieme alle asperità del tracciato, delineano una Vuelta improntata per gli scalatori. Infatti, dopo le prime quattro tappe per velocisti ci saranno ben cinque arrivi in montagna.

Due team italiani faranno parte della spedizione: la Androni-Giocattoli Venezuela e la Southeast. La prima parte favorita con Carlos Galviz, vincitore della scorsa edizione dopo la squalifica per doping di Jimmy Briceño, ma attenzione anche all’italiano Emanuele Sella. La seconda ripone le proprie speranze di classifica in Jonathan Monsalve. Gli altri italiani che potrebbero regalarci delle vittorie di tappa sono Marco Benfatto, Andrea Zordan (Androni – Venezuela) e Jakub Mareczko (Southeast). Attenzione anche ai giovani Eugert Zhupa ed Elia Favilli, che nella tappa inaugurale si sono piazzati rispettivamente al sesto e al terzo posto. Tappa che è stata conquistata da Arthur Garcia del team Loteria del Tachira .

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