“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi, ma poi ritornano”. Eh già, aveva proprio ragione Antonello Venditti quando intonava le note della splendida Amici mai. In un contesto assai diverso, tali versi possono essere rapportati al grande colpo del Milan, che riabbraccia una delle massime bandiere della sua storia, Paolo Maldini.

Nove anni dopo l’addio al calcio giocato, l’ex difensore rossonero ritornerà in società per ricoprire, fortemente richiesto dal nuovo direttore generale Leonardo, il ruolo di responsabile dello Sviluppo Strategico dell’Area Sport. Si era più volte sollecitato il club a far tornare in città la sua stella, ma antichi dissapori con l’ex amministratore delegato Adriano Galliani e, in seguito, la mancanza di fiducia nel progetto cinese targato Yonghong Li, avevano scoraggiato Paolino a non accettare alcuna offerta.

È l’estate 2018 il momento giusto per riabbracciare tanti amici che mai se ne sono andati. Il Presidente Paolo Scaroni aveva auspicato un suo ritorno ed ecco arrivato il momento tanto atteso. “Posso essere solo qui o in Nazionale”, afferma nel giorno della presentazione il mitico numero 3, precisando che “l’amore per questo club e la mia storia lo impongono” e auspicando che la carriera professionale che sta per intraprendere sia “lunga e piena di successi”.

Di cosa si occuperà esattamente Maldini? Responsabile dello Sviluppo Strategico significa vivere a stretto contatto con Leonardo e far sì che tutte le singole parti della società, dal settore giovanile alla prima squadra, possano crescere ed essere valorizzate. Rivelando di sentire addosso la responsabilità di questo club in cui ha giocato suo padre e in cui giocano tuttora i suoi figli, giura che l’obiettivo resta lo stesso di sempre: “Fedeltà e voglia di lottare per un obiettivo comune”.

Ultima nota sul fronte mercato: dopo gli acquisti di Higuain e Caldara, c’è chi auspica un grosso colpo a centrocampo, ma Leonardo frena, affermando che non ci sono soldi sufficienti per farlo e in più bisogna rispettare i parametri del fairplay finanziario.

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