No, il titolo non è sbagliato. Quando si parla di sport, quello vero, anche le lacrime possono rappresentare qualcosa di bello, positivo, degno di essere raccontato.

Ma partiamo dalla fredda cronaca. Sara Errani, come da pronostico, cede in due set alla statunitense Serena Williams nella finale degli Internazionali d’Italia. Il punteggio severo, 6-3 6-0, non deve ingannare: dopo una partenza dominata dall’inevitabile tensione, Sarita ha tenuto testa benissimo alla numero uno del ranking mondiale, riuscendo a rimontare fino al 3-4 con il servizio a disposizione. Ma la sfortuna era in agguato, ed ecco l’imprevisto: un problema muscolare alla coscia sinistra che ha di fatto concluso in anticipo la partita della bolognese, tra la disperazione dei diecimila spettatori del Centrale del Foro Italico.

Inevitabile non immedesimarsi, da tifosi o semplici spettatori, nel dramma sportivo vissuto a questo punto dalla Errani. Dopo oltre dieci anni di carriera, riesci a raggiungere la finale degli Internazionali d’Italia, davanti al tuo pubblico, e non puoi lottare per la vittoria a causa di uno stupido infortunio, che poteva accadere in qualsiasi altro momento. Ma non oggi, maledizione. Sara, però, oltre ad essere una grande tennista è anche una splendida persona. Con l’umiltà e le dignità che solo una campionessa può avere, decide di non ritirarsi e, per rispetto dei sostenitori presenti e dell’avversaria in campo, porta a termine la partita tra applausi scroscianti e convinti, anche da parte di una Serena Williams quasi imbarazzata. Il “Grazie lo stesso!“, gridato da uno spettatore nel secondo set, ben sintetizza l’empatia della gente con Sara che alla fine, mordendo il suo asciugamano, scoppia in un pianto bellissimo e commovente, degna immagine simbolo di questo torneo e, più in generale, dello sport.

Grazie Sara, a livello umano oggi ti abbiamo sentito vicina come se fossi una sorella, una figlia, una persona speciale da consolare. Avevamo tutti gli occhi lucidi, sulle tribune e davanti alla tv. E pazienza se non è arrivato il successo sul campo: per gli amanti dello sport e dei valori, oggi la vincitrice sei tu.

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