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L’Olimpia Milano vince anche Gara-2, sfruttando la verve offensiva del trio Gentile-Kalnietis-Sanders per far valere il fattore campo e mettere una seria ipoteca su questo Scudetto. Alessandro Gentile dimostra di meritare la fascia di Capitano e chiude una partita da 23 punti – 9/10 al tiro e 4/4 ai liberi – 4 rimbalzi e 1 assist, aggiudicandosi la palma di MVP di questa Gara-2 ed esprimendo, proprio nel momento clou della stagione italiana, tutto il talento a sua disposizione. Incontenibile in post, completamente ristabilito – come parabola e meccanica di tiro – dalla media distanza, incontrastabile in penetrazione; sono queste le chiavi della prestazione del figlio di Nando. Gentile, però, non è stato l’unico giocatore di riferimento nel vittorioso secondo atto della Finale contro Reggio Emilia, poiché anche Kalnietis e Sanders si sono messi in evidenza con prestazioni personali favolose: il lituano è fondamentale nella terza frazione con giocate personali e solida presenza a rimbalzo, senza disdegnare di impostare transizioni veloci come è nelle sue corde; l’ala statunitense, invece, è un mix esplosivo di atletismo e versatilità in fase offensiva, apportando alla causa biancorossa ben 19 punti e 5 rimbalzi. I biancorossi dominano a rimbalzo (31-19 il computo complessivo delle carambole a favore dei padroni di casa) e nel gioco in post-basso, scegliendo di battezzare dalla distanza De Nicolao per chiudere meglio l’area e non concedere giochi facili ai lunghi reggiani.

Reggio, dal canto suo, resta in partita per tre quarti grazie alle triple di Amedeo Della Valle e alla percentuale complessiva da tre punti – 10/21 dalla distanza per gli emiliani – ma soffre tremendamente l’intensità di Gentile e di Sanders, non riuscendo a trovare contromisure difensive che ne possano limitare l’impatto atletico. L’assenza forzata di Aradori pesa moltissimo nell’economia di questa Gara-2, alla quale si unisce anche un Polonara spettatore non-pagante e mai in grado di impensierire la difesa milanese. Le note positive arrivano dagli altri due italiani – Della Valle e De Nicolao – autori di prestazioni personali convincenti e capaci da soli di tenere a contatto, salvo sporadiche fiammate di Kaukenas, gli ospiti fino al 31° minuto di gioco. Coach Menetti dovrà trovare contromisure adeguate per impedire ai milanesi di scatenare tutta la propria superiorità fisico-atletica e dovrà anche cercare di recuperare un Polonara incredibilmente fuori dalla Finale, finora. Riuscirci non sarà facile, perché Silins non sembra poter ripetere le stratosferiche difese piazzate su Nunnally nella Semifinale contro Avellino e anche perché, sotto canestro, Milano può contare su centri riadattati – quali McLean, Macvan e, forzatamente, Sanders – che dominano comunque pur non giocando nel loro sport naturale.

Appuntamento alle 20:45 di martedì 7 giugno, al PalaBigi di Reggio Emilia, per il terzo appuntamento della Serie; partita fondamentale per capire se la Grissin Bon potrà riaprire i giochi oppure se sarà destinata alla seconda sconfitta consecutiva in una Finale Scudetto, dopo quella patita lo scorso anno per mano della Dinamo Sassari di coach Sacchetti.

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