Olimpiadi 2024

Le Olimpiadi 2024 spaventano una ad una le candidate. Delle cinque città inizialmente fattesi avanti, sono rimaste solo in due pronte a contendersi l’evento sportivo planetario più prestigioso: Parigi e Los Angeles.

In un primo momento c’erano Amburgo, Budapest e Roma: la prima fu bocciata dagli stessi tedeschi contrari all’idea di un esborso di ingenti somme di denaro per organizzare l’appuntamento; la seconda si tirò indietro dopo una petizione popolare da parte dei magiari che raccolse in poco tempo oltre 250 mila firme; la capitale italiana, invece, beh sappiamo tutti com’è andata a finire la storia.

La verità è che i probabilissimi buchi economici degli anni avvenire fanno paura e non poco. Fu Sidney l’ultima a chiudere con un saldo positivo di otto milioni di dollari di introiti e la creazione di novantamila posti di lavoro. Da Atene 2004, passando per Pechino 2008 fino a Rio 2016, i Giochi hanno rappresentato una scure per i cittadini, sepolti da tasse e debiti vertiginosi.

È per questo che per l’edizione in programma tra otto anni (per il 2020 è Tokyo la sede prescelta) rimangono due città in lizza: da una parte Parigi, che vorrebbe festeggiare nel modo migliore il centenario della prima organizzazione (1924, appunto); dall’altra parte Los Angeles, che invece i Giochi li ha già ospitati per ben due volte, nel 1932 e nel 1984 (tra parentesi, quest’ultima fu l’edizione più proficua di sempre per la storia italiana, con 14 medaglie d’oro conquistate).

Il Presidente del Cio Thomas Bach, intanto, ha provato a fare il furbo proponendo una soluzione che secondo lui avrebbe fatto felici entrambe e che gli avrebbe tolto le castagne dal fuoco in caso di assenza di pretendenti per il 2028: a una l’edizione 2024, all’altra quella successiva, condizione che rispetterebbe il meccanismo di rotazione dei continenti.

Ma l’idea ha già ricevuto l’alt da parte sia della stessa commissione del Comitato Olimpico Internazionale, chiamata a decidere in occasione del prossimo Congresso che si terrà a Lima (Perù) a settembre, dall’altra dalle stesse città interessante, dal momento che la stessa metropoli californiana ha dichiarato che, in caso di sconfitta contro Parigi, non a alcuna avrebbe intenzione di farsi avanti per l’edizione successiva.

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