Da Verona-Juventus in Coppa dei Campioni nella stagione 1985-1986 fino a Fiorentina-Juventus della scorsa Europa League, passando per la finale di Manchester, per le sfide epiche degli anni ’90 tra l’Inter e le romane o tra la Juve ed il Parma, la storia dei derby italiani in campo europeo è ricca di serate memorabili, di lacrime di gioia e di amarezza. L’ultimo capitolo della saga lo stanno scrivendo Roma e Fiorentina che dopo l’1-1 dell’andata si daranno battaglia all’ “Olimpico” per cercare il pass di accesso ai quarti di finale di Europa League.

Curiosamente, sia i viola che la Roma non hanno mai sorriso in Europa al cospetto di avversarie italiane. Due, sono i precedenti della Fiorentina che è stata battuta in entrambe le occasioni dalla Juventus mentre uno è il precedente della Roma, sconfitta dall’Inter nella finale 1990-1991 della Coppa UEFA. Ed allora, in attesa di sapere chi sfaterà il tabù andiamo a rivivere le sfide fratricide in Europa di gigliati e giallorossi.

1989-1990 Finale Coppa UEFA: Juventus-Fiorentina 3-1 (3′ Galia, 10′ Buso (F), 59′ Casiraghi, 74′ De Agostini); 0-0 (ad Avellino)

La prima ad imbattersi in uno scontro fratricida fu la Fiorentina che nella stagione 1989-1990 della coppa UEFA arrivò fino alla finale. Il cammino dei viola fino alla doppia sfida decisiva, fu costellato di match importanti. La squadra di Giorgi prima e Graziani poi, che in campionato lottò fino all’ultima giornata per la permanenza in serie A, seppe esaltarsi in campo europeo eliminando squadre del calibro di Atletico Madrid, Sochaux, Dinamo Kiev, Auxerre e Werder Brema (formazione del capocannoniere del torneo Karl-Heinz Riedle). I match decisivi furono però ad appannaggio della Juventus di Dino Zoff, compagine ben più quotata, 4^ forza della serie A ed arrivata all’atto finale dopo aver eliminato Gornik Zabrze (proprio in occasione della gara d’andata contro i polacchi venne a mancare Gaetano Scirea), PSG, Karl Marx-Stadt, Amburgo e Colonia. La Coppa fu praticamente assegnata nella gara d’andata, vinta dai bianconeri per 3-1 grazie ai gol di Galia, Casiraghi e De Agostini. Ai viola che contestarono aspramente l’arbitraggio non bastò la rete di Buso per il momentaneo 1-1. Il ritorno, giocato ad Avellino (sede che suscitò proteste perchè giudicata feudo bianconero) per l’impraticabilità del “Franchi” in ristrutturazione in vista di Italia ’90 (e la squalifica del “Curi” di Perugia, sede delle precedenti gare europee dei viola a causa di intemperanze nella sfida contro il Werder Brema) finì 0-0 e rappresentò l’ultima gara in viola di Roberto Baggio, che passò proprio alla Juventus, certificando una rivalità che dura nel tempo fino ad oggi.

1990-1991 Finale Coppa UEFA Inter-Roma 2-0 (55′ rig. Matthaus, 65′ Berti); 0-1 (81′ Rizzitelli)

Un anno dopo i viola, toccò proprio ai giallorossi esordire in un derby europeo. Negli anni ’90 la Coppa UEFA fu un vero e proprio feudo tricolore e dopo Juventus-Fiorentina furono a Roma ed Inter contendersi il trofeo. I giallorossi, allenati da Ottavio Bianchi, arrivarono alla doppia sfida contro i neroazzurri al termine di una stagione tribolata caratterizzata dalla squalifica per doping di Peruzzi e Carnevale e dalla morte del presidente Dino Viola. Aldair e compagni, disputarono un campionato altalenante piazzandosi al nono posto ma riuscirono a vincere la Coppa Italia e, appunto ad arrivare in finale di Coppa UEFA trascinati da un grande Rudi Voller (10 reti, capocannoniere del torneo). Sulla propria strada la Roma trovò formazioni blasonate come Benfica, Valencia, Anderlecht e Broendby ma la finale fu comunque raggiunta. A contendere il trofeo ai giallorossi, l’Inter di Trapattoni e dei campioni del mondo Klinsmann, Matthaus e Brehme, terzi in seire A, ed arrivati in fondo alla competizione dopo soffertissime sfide contro Rapid Vienna, Aston Villa (0-2 all’andata, 3-0 a San Siro), Partizan Belgrado, Atalanta e Sporting Lisbona. Come nell’anno precedente, anche in questa occasione il doppio confronto fu praticamente deciso nella gara d’andata vinta per 2-0 dai milanesi grazie ai gol di Matthaus su rigore (contestatissimo dai giallorossi) e Berti. Il ritorno lo portò a casa la Roma con il punteggio di 1-0 grazie ad una rete di Rizzitelli a dieci minuti dal termine che però non bastò per conquistare la coppa. I giallorossi chiusero rammaricati per un palo colpito in precedenza e, manco a dirlo per un arbitraggio discutibile tanto da spingere Giovanni Cervone ad affermare che se l’arbitro dell’andata (il sovietico Spirin) fosse stato designato per la sfida dell’Olimpico la Roma avrebbe vinto il trofeo.

L’ultimo precedente, quello tra Fiorentina e Juventus della scorsa Europa League è storia recente. La gara d’andata allo Juventus Stadium, finita 1-1 con rete di Mario Gomez per i viola, illuse la squadra di Montella che fu poi battuta al “Franchi” da un capolavoro su punizione di Andrea Pirlo. Ora però Fiorentina e Roma si sfidano ed una delle due per forza di cose dovrà sfatare il tabù dei derby europei.

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