Le cronache che non avremmo mai voluto fare. Avremmo voluto parlare delle singole atlete, del tifo colorato delle nazionali estere, del supporto alla selezione italiana. E invece. Il Mondiale di volley femminile, in queste prime due giornate, si fa notare anche per le tribune vuote (ma per fortuna, non solo). Pochi spettatori, poco pubblico. Con punte di polemiche istituzional-sportive a Bari, una delle sedi scelte per ospitare i Mondiali, la sede che nella seconda fase ospiterà anche l’Italia.

Già nei giorni scorsi, il collega di Repubblica Bari, Antonino Palumbo, sul suo live blog davvero ben fatto e aggiornato si era lanciato in una sfida tutta “personale” pur di attrarre i baresi al PalaFlorio. Facendo parlare i protagonisti (una giocatrice belga, i tifosi azeri). Eccone un esempio.

In serata poi era arrivato il rammarico del vicepresidente Fipav, il pugliese Giuseppe Manfredi: “Mi aspettavo di più da Bari città, soprattutto dalle scuole e dalle società sportive del capoluogo. Invece ci contattano quasi esclusivamente per biglietti e abbonamenti omaggio. Ci è arrivata da un assessorato una richiesta di oltre cento ticket gratis”. Lo stesso Manfredi nei giorni scorsi aveva sottolineato il totale disinteresse degli imprenditori”.

Oggi la questione è sbarcata anche sui social. L’Assessore allo Sport del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli scrive: “Vorrei chiarire a tutti che né io, né tantomeno nessun altro assessore dell’amministrazione comunale, abbiamo chiesto biglietti per le partite dei mondiali di volley femminile che si stanno tenendo a Bari in questi giorni. Oggi, i giornali locali, raccolgono lo sfogo di Giuseppe Manfredi, vice presidente della FIPAV (federazione italiana pallavolo) che sottolinea il disinteresse di alcune realtà locali verso i mondiali di volley salvo poi ricevere la richiesta di 100 biglietti omaggio da parte di un assessorato. Quell’assessorato non è del Comune di Bari.

“Il mio assessorato e l’intera amministrazione non ha mai chiesto biglietti per manifestazioni sportive o per concerti, anzi abbiamo sempre pubblicizzato su fb il biglietto acquistato a proprie spese. In merito ai mondiali di volley abbiamo acquistato 5000 biglietti per le partite mattutine, mettendoli a disposizione delle scuole e lasciandoli gestire alla FIPAV. Non vi nego che sono curioso di sapere quale ente ha richiesto i biglietti omaggio, perché la buona politica passa anche da questi gesti. Vita d’assessore allo sport, trasparente”.

Certo è che, almeno a Bari, il rammarico rimbalza un po’ dovunque. Con la speranza che l’arrivo dell’Italai nella seconda fase faccia risbocciare l’amore per la pallavolo e (soprattutto) faccia conoscere le strade che portano al PalaFlorio. Magari con un ticket pagato in tasca.

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