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Elia Viviani medaglia d'oro a Rio 2016. Reuters

Tanti auguri ad Elia Viviani: il campione olimpico di Rio 2016 spegne quest’oggi ventotto candeline e si appresta in questa stagione a dare una svolta alla carriera su strada, dopo aver ottenuto il massimo da quella su pista.

Nato a Isola della Scala (Verona) il 7 febbraio 1989, Elia Viviani diventa professionista nel 2010 nelle file della Liquigas (poi Cannondale), prima di passare al Team Sky, dove milita tuttora nel 2015. Da sempre atleta polivalente, il corridore veneto alterna l’attività su strada a quella su pista. E proprio qui, dopo alcune delusioni come il legno di Londra 2012, raccoglie la più grande gioia della sua carriera.

È il 16 agosto 2016 e all’interno del velodromo di Rio de Janeiro si sta disputando la seconda e ultima giornata dell’omnium. La prima gli regalato il primo posto nello scratch e nell’eliminazione ed il terzo nell’inseguimento individuale. Nella seconda, invece, dopo le ottime prestazioni nel chilometro da fermo e nel giro lanciato, eccolo alla partenza dell’ultima prova, la corsa a punti, quella che, per come è concepito il regolamento, può stravolgere la classifica e farti passare dalle stelle alle stalle, o viceversa.

Una caduta a 100 giri dalla fine, causata da un sudcoreano, rischia di compromettere quanto ha costruito in quarantotto ore. Ma Elia si batte strenuamente contro la cattiva sorte e contro gli avversari – i vari Mark Cavendish, Adam Hansen e Fernando Gaviria, conquistando i cinque punti decisivi a 10 giri dall’arrivo. E così l’impresa è compiuta: Elia Viviani scoppia in lacrime perché è il nuovo campione olimpico su pista, è colui che consente all’Italia di tornare tra le grandi del mondo dopo due decenni bui (risaliva ad Atlanta 1996 l’ultima medaglia d’oro).

Un brivido tricolore che vale la pena rivivere in questo video tributo che rende onore ad un grande uomo e ad un grande atleta, con l’augurio che possa togliersi pari soddisfazioni anche su strada, alla quale si dedicherà esclusivamente nei prossimi due anni.

E qui l’intervista rilasciata a caldo dopo l’impresa.

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