kimiko date

La più longeva giocatrice del tennis mondiale ha deciso di dire basta e di appendere la racchetta al chiodo: dopo oltre tre decenni spesi sui campi da gioco, la giapponese Kimiko Date si ritira dall’attività agonistica alla giovane età di 47 anni, che compirà alla fine del mese di settembre.

Non è stata una semplice giocatrice perché di risultati ne ha ottenuti, l’atleta nipponica, e nonostante i tanti infortuni subiti nel corso della lunga carriera è stata un esempio per tanti giovani che spesso si arrendono alle prime difficoltà.

Risale al 1988 il suo debutto nel circuito ITF: era ancora mancina, allora, ma presto ha dovuto imparare a lavorare con il braccio destro perché nel suo Paese l’uso della sinistra era ancora considerato improprio (“Figli del diavolo, erano chiamati”). Tra il 1994 e il 1996 gli anni migliori: in tre annate raggiunge altrettante finali in tornei dello Slam (prima gli Australian Open a Melbourne, poi il Roland Garros a Parigi ed infine Wimbledon). Risultati che le hanno permesso di raggiungere la posizione numero 4 del ranking wta, dopo la quale è giunta la decisione improvvisa di ritirarsi per “godersi la vita”.

Ma il tennis rimane nel suo cuore e così, dopo ben dodici anni, eccola ancora in campo. È il 2008 e appena pochi mesi dopo trova la forza di vincere un titolo a Seul, diventando la seconda giocatrice più anziana a conquistare un torneo (primo posto per la statunitense Billie Jean King). Non solo ostinazione, ma la voglia di “competere” è stato il suo primo pensiero che l’ha spinta a rientrare nel circuito.

Passano alcuni anni, ma deve fare i conti con diversi seri problemi fisici: prima un trapianto di cartilagine al ginocchio, poi un problema alla spalla, di cui aveva già sofferto nel corso della prima carriera. Così ad ottobre disputerà il suo ultimo torneo in casa, a Tokyo: sarà quella l’ultima volta in cui vedremo all’opera Kimiko Date.

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