Probabilmente in casa nerazzurra d’ora in poi faranno gli scongiuri: l’ultima volta che il Presidente Erik Thohir si era fatto vedere in tribuna per assistere ad una partita della sua Inter fu in occasione dell’incontro con la Roma lo scorso febbraio, terminato con il punteggio di 3-1 in favore dei giallorossi.

In questa stagione aveva pensato bene di non farsi vedere allo stato di San Siro e la rinnovata Inter di Luciano Spalletti aveva messo a segno diciassette risultati utili consecutivi, unica squadra finora imbattuta in Serie A e meritatamente prima in classifica. Allora ecco il ritorno dell’imprenditore indonesiano, e cosa accade? L’Inter è contrapposta all’Udinese, la quale, rinfrancata dalla cura dell’ex milanista Massimo Oddo, dà il primo dispiacere al tecnico di Certaldo, che deve così dire addio al primo posto in classifica a vantaggio del Napoli contemporaneamente vittorioso.

Ci ha pensato l’interista doc Kevin Lasagna a far piangere la sua squadra del cuore con la rete che ha rotto il ghiaccio in favore dei friulani; ci ha poi pensato l’intera caparbia squadra bianconera (ed anche la Var, che ha giustamente assegnato loro un calcio di punizione per fallo di mano di Santon) a non farsi demoralizzare dalla rete dell’immediato pareggio firmato dal solito Mauro Icardi, trovando nel secondo tempo i gol del definitivo 1-3. Panettone amaro, allora. E pensare che sul display del Giuseppe Meazza la dirigenza nerazzurra aveva pensato bene di anticiparsi con gli auguri natalizi rivolti a tutti i suoi tifosi parafrasando la nota canzone Jingle Bells.

Campionato incertissimo, dunque. Con i partenopei che hanno già operato il sorpasso, ora spetta a Roma e Juventus non perdere l’occasione per distanziare la squadra lombarda. E l’Udinese, intanto, inanella la terza vittoria consecutiva: dopo l’opacissima prima parte di campionato sotto la guida di Gigi Delneri, ecco la pronta riscossa e l’immediata risalita in classifica.

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