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I Pirenei incoronano Fabio Aru nuovo leader del Tour de France 2017: al termine della 12^ tappa, conclusa sul terribile arrivo di Peyregudes, ad imporsi è il francese Romain Bardet, ma il sardo dell’Astana, giungendo terzo e guadagnando venti secondi (più quattro di abbuono) su uno stremato Chris Froome, va a vestirsi di giallo.

In un tappone dal chilometraggio elevato (215 km) e con ben sei Gran Premi della Montagna, sono i trecento metri finali ad emettere i verdetti e a riaprire la Grande Boucle, fino a qualche ora fa saldamente nelle mani del Keniano bianco. La frazione parte con una fuga di dodici uomini, tra i quali l’italiano Diego Ulissi della UAE Emirates e il britannico Steve Cummings della Dimension Data.

È proprio quest’ultimo a restare da solo in testa fino a otto chilometri all’arrivo, quando il Team Sky va a riprenderlo. Il ritmo imposto dalla squadra diretta da Dave Brailford è impressionante e impedisce agli avversari di provare a scattare. Sono molti, d’altra parte, quelli che perdono contatto: tra gli altri, prima Alberto Contador, poi soprattutto Nairo Quintana, che dice definitivamente addio alla possibilità di lottare per la classifica generale.

Bisogna attendere lo strappo finale di Peyregudes per far esplodere la corsa: davanti una decina di elementi trainati da Mikel Nieve e Mikel Landa. A trecento metri alla conclusione parte Fabio Aru: il sardo non riesce a rimanere in testa fino al traguardo, superato da Rigoberto Uran e da Romain Bardet, che va a vincere mandando in visibilio il pubblico di casa.

Ma spetta al cronometro dare la sentenza decisiva: Chris Froome paga al traguardo ben 20 secondi e perde il primato in classifica a vantaggio del corridore italiano. A tre anni da Vincenzo Nibali, un nostro rappresentante torna a vestirsi di giallo, per giunta in maglia di campione italiano.

Ora Aru ha un vantaggio di 6″ su Froome e 25″ su Bardet.

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