valverde

Dopo aver tagliato il traguardo, come un bambino piange perché sa di aver ha coronato quel sogno che rincorreva da tanto, ma che sempre gli era sfuggito di mano. Ora, all’età di 38 anni, Alejandro Valverde ce l’ha fatta e, sul durissimo tracciato di Innsbruck 2018, si è laureato campione mondiale di ciclismo su strada.

Era chiaro che ne avremmo viste delle belle sulle strade tirolesi: da almeno venti anni non si correva un Mondiale tanto duro, per cui gli scalatori, quelli chiamati a vincere le grandi corse a tappe, finalmente potevano e dovevano essere protagonisti. Diciamo che alla fine i 258.6 km previsti si sono percorsi in maniera anche più veloce di quanto ci si aspettava, ma alla fine la fatica si è fatta sentire e i numerosi passaggi sulla salita di Igls hanno fatto la differenza.

Ai piedi del terribile strappo di Grammart, con le sue pendenze fino al 27%, sono rimasti in cinque, tra cui il nostro Gianni Moscon, divenuto capitano unico dopo le difficoltà di Vincenzo Nibali. Ma il trentino ha pagato due mesi lontano dalle corse e così ha dovuto alzare bandiera bianca proprio nel tratto più ripido, lasciando il via libera al francese Romain Bardet (leader della sua nazionale dopo la debacle di Julian Alaphilippe), all’inappagabile olandese Tom Dumoulin, al sorprendente canadese Michael Woods e ad Alejandro Valverde.

Non aveva nulla da perdere, lo scalatore murciano, dal momento che di podi iridati ne aveva già conquistati sei in passato, ma mai occupando il gradino più alto. All’ultimo chilometro era già in testa, non ricevendo cambio alcuno da parte dei suoi compagni di attacco, ma era chiaro che stavolta nessuno potesse batterlo: dopo quattro Liegi ed un’infinità di altre corse, un premio alla carriera, dunque, una maglia iridata che, forse, rende tutti felici, compreso il campione uscente Peter Sagan, che irrompe sul palco delle premiazioni per congratularsi con l’Imbatido.

Moscon, quinto, è il migliore degli italiani. Si torna a casa a mani vuote, ma con una chiara consapevolezza: a 24 anni, l’atleta in forza al Team Sky le capacità per vincere il Mondiale le ha davvero tutte.

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